Eroi

di Stephen Fry.

Divinità dissolute e vendicative, eroi valorosi e intrepidi, creature mostruose e incredibili prodigi. La mitologia classica è tutto questo e molto di più: un immenso patrimonio di racconti e avventure che hanno attraversato i secoli per giungere sino a noi, conservando intatto il loro fascino. Dopo aver scalato l’Olimpo e rivelato vizi e virtù degli dei, Stephen Fry si mescola ai mortali per narrarne le gesta, le peripezie e gli intrighi. Prepariamo ci allora ad accompagnare Giasone e i suoi Argonauti alla ricerca del Vello d’oro, a seguire Eracle mentre porta a compimento le sue dodici fatiche, ad appassionarci all’amore struggente e disperato di Orfeo ed Euridice, a perderci tra i corridoi del labirinto insieme a Teseo e al Minotauro. Attraverso il canto di un aedo contemporaneo tornano a nuova vita episodi notissimi e storie poco conosciute, personaggi senza tempo, sempre in bilico tra commedia e tragedia. Eroi è il racconto ironico e scanzonato di un’epoca remota eppure a noi vicinissima, un’opera che parla del nostro passato e al contempo illumina con intelligenza e umorismo il nostro presente.

1 Commento

  1. Un libro affascinante non solo per chi vuole avvicinarsi ai temi della mitologia Greca ma anche per chi vuole fare un viaggio alla ricerca delle radici del pensiero greco o meglio dell’uomo occidentale di quel periodo. Come il precedente libro Mythos, anche questo volume è scritto in maniera molto accattivante e divertente. L’ironia e il sarcasmo dell’autore sono meravigliosi.
    Si continua a parlare di eroi e dei miti che li avvolgono, che li descrivono, che li esaltano, ricordando però che sono sempre uomini con i loro impulsi,
    il coraggio ma anche con le debolezze tipiche dell’uomo mortale. Personaggi come Eracle, Bellerofonte, Edipo sono solo alcuni esempi.
    Il mito è in fondo “l’algebra umana” ovvero lo strumento per gestire certe verità su noi stessi in quanto umanità.
    Per usare le parole dell’autore…Simboli e riti non sono giocattoli da abbandonare nel momento in cui si arriva all’età adulta ma sono strumenti di cui avremmo sempre bisogno per capire e descrivere gli aspetti umani.
    L’insediamento di Tindaro a Sparta e di Atreo (padre di Agamennone e Menelao) a Micene e l’aver risparmiato la vita di Priamo dopo la distruzione dell’antica Troia da parte di Eracle si sarebbe rivelata la scintilla che avrebbe acceso il futuro fuoco più divampante e distruttivo del mondo ellenico. Il preambolo tra mito e politica di quella stoia che tutti noi conosciuamo tramite il capolavoro di Omero…l’Ilide e la guerra tra Sparta e Troia.

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